10.7 C
Los Angeles
Thursday, January 16, 2025

Dal pregiudizio all’identità culturale del comunicare in lingua dialettale

Dal pregiudizio all’identità culturale del comunicare in...

Arte e Libertà: un viaggio tra significati e provocazioni

https://www.youtube.com/watch?v=4rItRZE1rKU La libertà espressiva e il messaggio profondo...

La Cittadella di Padre Pio a Drapia nella provincia di Vibo Valentia

Cultura & sociétàLa Cittadella di Padre Pio a Drapia nella provincia di Vibo Valentia

Continuano i lavori per la realizzazione del primo centro oncologico al mondo per bambini

A poco più di 20 km da Vibo Valentia e a 5 da Tropea, sorge il paese di Drapia, balcone sulla costa bella, come la definì lo scrittore Giuseppe Berto.  un territorio che emana santità. San Francesco di Paola, il frate “erbarolo” cosiddetto perché curava con le erbe tra le quali la Petasites officinalis, il Polipodium vulgare, l’Anthriscus cerefolium, il Centaurium umbellatum, l’Assinthio, le ortiche, la Calamintha officinalis, e numerose altre, passo da queste e giungere a Nicotera da dove imbarcarsi per Milazzo. Alle terre di Drapia (Caria) è legata dell’apparizione di Gesù a Giuseppe Ostone quel 21 luglio 1982. Drapia, luogo di antiche storie e centro di profonda fede e cultura religiosa: ci sono i conventi italo-greci di Santo Isodoro e san Sergio e Bacco. Tutto il territorio è una costellazione di spazi del sacro verso il Crocefisso, i santi e la Madonna nei diversi attributi: del “Carmelo”, delle “Grazie”, “della Luce” e così via.  La bellezza naturalistica del territorio chiarisce le tante scelte di monaci e asceti che scelsero questi luoghi dove dimorare e nutrirsi con quanto dava la terra curarsi con le piante e la preghiera. Una terra irrigata da ogni parte di sorgenti. Siamo nella terra dove si parlò l’ebraico e l’aramaico. 

 In questo territorio, nel 2006, la Figlia Spirituale di Padre Pio, Irene Gaeta (nata a Lanciano il 17 marzo 1937), fondatrice dei Discepoli di Padre Pio (2003), acquistò un terreno di oltre centottantamila metri quadri, l’equivalente di 30 campi di calcio regolamentari, dove fare nascere la Cittadella di Padre Pio in Calabria, ovvero “La Casa socio-sanitaria e pediatrica-oncologica”. Un’opera monumentale, la cui progettazione fu affidata all’Architetto Luciano Messina, i cui lavori stanno camminando abbastanza celeri e richiamano l’attenzione di tanta gente devota al Padre Pio, il religioso tanto amato e tanto celebrato, personaggio ecumenico e universale come san Francesco di Assisi. Il frate delle stigmate, i sigilli di Dio, il cui profumo di rose preannuncia guarigioni. 

Qui, a Drapia, nella Cittadella i bambini devono essere guariti con le piante, l’acqua e l’aria del luogo perché qui croce e preghiera si fondono. Tutto è partito qualche anno fa, quando Irene Gaeta, Figlia Spirituale del santo di Pietrelcina, riconosce in questo luogo le indicazioni del di quel frate che non era né un teologo, non ha mai scritto libri, né articoli e non era nemmeno un abile predicatore, ma che portò sempre la sofferenza e la preghiera sottolineando che “senza questa corona io sarei divenuto uno straccio”. Il mondo arriverà in Calabria e la Calabria, attraverso la Cittadella sarà proiettata nel mondo. È l’inizio di un lungo cammino che Irene invita a fare insieme contribuendo come possibile a questa unica quanto grandissima costruzione. Lei, guidata da questo frate speciale, ha coinvolto personalità del mondo scientifico di altro profilo come la dottoressa Marcella Marletta  (direttore scientifico della Fondazione Discepoli di Padre Pio) figlia del Professor Mario Marletta che periziò la veridicità della lacrimazione della statua della Madonna delle Lacrime di Siracusa, docente di Farmacologia e Patologia e Scienze Regolatorie presso l’università San Raffaele di Roma;  la dottoressa Luisa Monini  Direttore del Comparto Igiene e Salute Pubblica di Brescia figura di altissimo profilo medico-scientifico. 

Prof. Pino Cinquegrana
Antropologo

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles