URGENZA ED EMERGENZA PEDIATRICA: LA NECESSITÀ DI FARE RETE

Si è svolto ieri martedì 21 giugno, presso l’Ospedale Sant’Andrea, Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, l’importante tavolo di discussione dal titolo: “LA RETE DELL’URGENZA ED EMERGENZA PEDIATRICA: ATTUALITÀ E PROSPETTIVE FUTURE”, moderato dalla giornalista Rai Viviana Verbaro.

Nel corso dei lavori si è fatto il punto sull’attuale organizzazione dell’assistenza sanitaria in età pediatrica in condizioni di urgenza-emergenza sanitaria e sulle prospettive future, nel Lazio, con l’obiettivo di definire un modello di efficienza permanente da riprodurre a livello nazionale. 

La tavola rotonda, introdotta dal Pasquale Parisi, Direttore della Scuola di Specializzazione e Primario della UOC – Unità operativa complessa – di Pediatria presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma, è stata animata dalle personalità scientifiche più importanti in ambito di emergenza e urgenza pediatrica a livello regionale, nazionale ed internazionale.

Presenti Fabio Lucidi, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Roma La Sapienza, Lucia De Vito, Direttrice Servizio Urgenza Emergenza Sanitaria di Roma Città Metropolitana – ARES – Azienda regionale emergenza sanitaria – 118, Massimo Raponi, Direttore Sanitario Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Stefania Zampogna, Presidente nazionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza pediatrica SIMEUP,  Erino Angelo Rendina, Vicepreside Facoltà di Medicina e Psicologia Università di Roma La Sapienza, Adriano Marcolongo, Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea, Paolo Anibaldi, Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea, Fabio Midulla, Professore ordinario di Pediatria presso L’Università di Roma ‘La Sapienza’, Direttore della scuola di specializzazione in Pediatria e Primario della UOC di Pediatria presso il Policlinico Umberto I, Monica Rocco, Professoressa ordinaria di Anestesia e Rianimazione presso L’Università di Roma ‘La Sapienza’ e Primaria della UOC di Anestesia e Rianimazione presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea, Rita Bonfini, Primaria della UOC – Pronto Soccorso e Accettazione presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea, Carolina Casini, Membro del consiglio direttivo della Croce Rossa Italiana Area Metropolitana e Dirigente Medico presso Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea, Giovanni Di Nardo, Professore Associato di Pediatria presso L’Università di Roma ‘La Sapienza’ e Responsabile del servizio di alta specialità di endoscopia digestiva pediatrica presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea, Umberto Raucci, Dirigente medico – Responsabile dell’Alta Specializzazione in Neuro-pediatria d’Emergenza presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Alberto Villani, Direttore del Dipartimento di emergenza, accettazione e Pediatria generale Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Antonino Reale, Responsabile della pediatria dell’emergenza Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Vinay Nadkarni del Children Hospital di Filadelfia, in qualità di Visiting Professor, Teresa Rongai, medico pediatra e segretaria per il Lazio della Fimp (la Federazione italiana medici pediatri) e Jacopo Pagani, Specialista in pediatria e medicina d’urgenza in età pediatrica, Responsabile nazionale dell’area sanitaria della Croce Rossa Italiana, nonché organizzatore della tavola rotonda.

Nel pubblico numerosi studenti e specializzandi della facoltà di Medicina, addetti ai lavori e personale medico e paramedico.

Il quadro emerso nel corso della giornata ha evidenziato come l’attuale organizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza per pazienti pediatrici richieda margini di miglioramento in diversi ambiti critici, come l’eccessivo ricorso al Pronto Soccorso di codici bianchi e verdi, la bassa percentuale di minori trasportati dal 118 in DEA, la bassa percentuale di bambini critici (10%), il frequente utilizzo di trasferimenti secondari da strutture non idonee, la scarsa attenzione ai bisogni dei pazienti pediatrici dovuta all’assenza di ambienti dedicati, la razionalizzazione dei reparti di Terapia Intensiva Pediatrica e Chirurgia Pediatrica, con presenza di entrambi nello stesso contesto, in condizioni di emergenza.

L’età pediatrica presenta caratteristiche cliniche, epidemiologiche e sociali peculiari, che richiedono un management diverso dall’adulto all’interno del Sistema di emergenza/urgenza sanitaria regionale.  Per questo si rende necessaria la formazione di una rete efficiente che possa migliorare l’assistenza in età pediatrica per condizioni che richiedano una valutazione e cura urgente, indirizzare verso le strutture di emergenza idonee ad assistere condizioni di diversa complessità, promuovere l’Osservazione breve intensiva pediatrica come alternativa al ricovero ordinario, garantire al bambino in condizioni cliniche di urgenza/emergenza adeguati ambienti dedicati, organizzare casi di elevata complessità clinica un servizio di trasporto pediatrico dedicato.

La catena della sopravvivenza – prevenzione, rianimazione cardio-polmonare, allarme precoce e trattamento avanzato – che sintetizza il migliore approccio al paziente compromesso, presenta in età pediatrica delle peculiarità da cui emerge l’importanza della sequenzialità e della precocità degli interventi e delle aggregazioni funzionali in ambito medico specialistico.



Gabriella Chiarappa
Giornalista