Un estate a pieno ritmo con “Ballo Ballo” di Barbara Francesca Ovieni
Barbara Francesca Ovieni fa centro con “ Ballo Ballo ”, la celebre hit portata al successo nel 1982 da Raffaella Carrà , un brano rivisitato nel sound, negli arrangiamenti, pronto a diventare il tormentone di questa calda estate. Un segno di rinascita, di ripresa e tanta voglia di ballare, per un Italia che è tornata a vivere dopo l’emergenza Covid. “Ballo Ballo” riprende uno storico importante del nostro Paese, attribuito all’ icona di tutti i tempi, la grande Raffaella Carrà, colei che esportò nel mondo un’ideale di italianità che ancora persiste. “ Ballo ballo” è stata la terza sigla italiana del celebre varietà del sabato sera Fantastico e come tutti i brani della Carrà, il successo esplose in tutto il mondo. Una scelta decisamente azzeccata quella della bellissima Barbara Francesca Ovieni, conduttrice televisiva, volto popolare dei social, il brano sta iniziando a spopolare su tutte le più importanti piattaforme musicali. Da Spotyfi ad Amazon, da ITunes a Google Music, da Nokia Music Store a Orange Sfr, e tante altre. Il tutto nasce per caso, all’inizio per divertimento visto che Barbara, al di là della suo fascino e del suo background professionale è anche molto intuitiva ed autoironica. Un progetto musicale che si avvale della complicità e il sostegno dei suoi più cari amici Dj Roberto Onofri e Paolo D’Amico (con cui la Ovieni lavora da tempo per vari progetti tv). Un team costituito da esperti e da strutture professionali tra cui: la Casa Discografica JB Production di Giuliano Di Benedetto e la Sala di Incisione Rover Studio di Bruno Milioni e Angelo De Luca. Il videoclip di Barbara Francesca Ovieni è stato girato tra le ville lussureggianti, yacht, Ferrari Testa Rossa, tra la località di Alassio e Santa Margherita Ligure, in Liguria, il tutto per dare un segno di ripresa e grande energia positiva. A questo punto per questa calda estate 2020, non vi rimane che ascoltare e ballare a ritmo di “ Ballo Ballo ” di Barbara Francesca Ovieni .
A cura di
Gabriella Chiarappa