Pietro Coletta. Mostrare l’invisibile
Paula Seegy Gallery, Milano
13 febbraio 2025 – 27 marzo 2025
A cura di Luigi Sansone
La Paula Seegy Gallery ospita dal 13 febbraio al 27 marzo la personale “Pietro Coletta. Mostrare l’invisibile”, un’esposizione curata da Luigi Sansone, che offre uno sguardo approfondito sulla ricerca artistica e spirituale dello scultore.
Il percorso espositivo
L’esposizione raccoglie opere scultoree realizzate con tecniche miste dagli anni Novanta ad oggi. Caratterizzate da un’estetica essenziale e minimalista, queste opere riflettono l’indagine di Coletta sulla trascendenza, la natura e il destino dell’uomo. Le sue creazioni sono profondamente influenzate dai suoi viaggi in Africa e India, oltre che dalla conoscenza della modernità artistica occidentale, con riferimenti diretti a Umberto Boccioni e Kazimir Malevich.
Il curatore Luigi Sansone sottolinea: «Nel suo studio, estraniandosi dalla realtà e nel silenzio interiore, Coletta crea opere cariche di significati reconditi. Il suo lavoro si pone in sintonia con il pensiero di Kandinsky, secondo cui l’arte dovrebbe esprimere la spiritualità interiore attraverso forme e colori astratti».
Materiali e tecniche
L’artista predilige materiali poveri come rame, ottone, ferro, legno e pietra. Il colore viene applicato attraverso patine, pennellate di rame e argento liquido, bruciature e pigmenti, creando un effetto visivo profondo. Egli stesso descrive il suo processo creativo:
«La scultura è il mezzo con cui esprimo la parte più profonda del mio essere. Ogni forma di vita ha un’Anima e molteplici energie. Solo considerando la materia come viva posso entrare in contatto con la sua essenza, fondendomi con essa e rendendo il lavoro vivo».
Luce e spazio nelle opere
Le sue opere parietali si distinguono per forme geometriche irregolari, che si combinano con la luce, elemento fondamentale della sua poetica. In lavori recenti come Vibrazioni occulte, Vibrazioni dell’inconscio e Compenetrazione (2024), l’artista utilizza tavole assemblate in forme poligonali per creare composizioni dinamiche. L’impiego della fiamma ossidrica e di fili metallici intrecciati conferisce alle opere profondità e movimento, evocando una continua trasformazione spirituale.
Opere come Apparizione ancestrale (2020) esplorano il concetto di memoria e spiritualità, richiamando simbologie e rituali di culture lontane. In ogni opera, la relazione tra luce e ombra diventa un invito a superare l’apparenza e a cercare il trascendente.
Pietro Coletta: cenni biografici
Nato a Bari il 2 dicembre 1948, Coletta si trasferisce a Milano nel 1967, studiando all’Accademia di Brera con Marino Marini, Alik Cavaliere e Lorenzo Pepe. Fin dagli anni Settanta, ha partecipato a importanti mostre nazionali e internazionali, tra cui:
- Quadriennale di Roma (1975)
- Biennale di Venezia, Padiglione Italia
- Hayward Gallery di Londra (Arte Italiana 1960-82)
- Biennale di Toyama, Giappone (1990)
- Esposizioni in Sud America (Caracas, Bogotà, Buenos Aires)
- Mostre alla Fondazione Arnaldo Pomodoro e alla Fondazione Mudima di Milano
Dal 2010 al 2015, è stato docente di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, mentre dal 2016 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca di Roma.
Informazioni sulla mostra
- Titolo: Pietro Coletta. Mostrare l’invisibile
- A cura di: Luigi Sansone
- Sede: Paula Seegy Gallery, via San Maurilio 14 – Milano
- Date: 13 febbraio 2025 – 27 marzo 2025
- Inaugurazione: giovedì 13 febbraio 2025, ore 18:00
- Orari: da martedì a sabato, ore 12:00 – 19:00
- Ingresso: libero
- Info al pubblico:
- Email: paula@paulaseegygallery.com
- Cell.: +39 340 4215312
- Sito web: www.paulaseegygallery.com