Ex voto. Artisti per Rosalia PALERMO | Palazzo Costantino Di Napoli 13 – 24 luglio
Un omaggio alla città di Palermo e alla sua patrona con Le Vie dei Tesori.
Nei due palazzi ai Quattro Canti di proprietà di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona collettiva di 87 artisti e 12 percorsi curata da Andrea Guastella
per raccontare l’impegno dell’arte come strumento di dialogo, rispetto e ecologia
ma anche denuncia contro abbandono e incuria
PRESS KIT: bio e foto
Inaugurazione: mercoledì 13 luglio alle 16
Orari: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21.
Il 13 luglio apertura fino a mezzanotte; il 14 luglio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20,30 Ingresso: via Maqueda 217 | Palermo
Coupon 3 euro sul sito www.leviedeitesori.com
Un unico flusso d’arte che come un abbraccio entra nel palazzo diruto, supera l’antica Cavallerizza, sale lo scalone a doppia rampa che conserva l’imponenza di un tempo, e si srotola tra le sale sbreccate, le porte rimosse, le finestre senza più vetri, per fermarsi sotto il grande affresco del Velasco, potentemente sopravvissuto; e da lì, abbandona Palazzo Costantino e si insinua dentro l’attiguo Palazzo Di Napoli, uno dei quattro Canti del Teatro del Sole. L’abbraccio dell’arte che si mette sotto la protezione della Santuzza che proprio dal Cassaro passerà la sera del 14 luglio.
L’arte può salvare il mondo dall’oblio? Forse no, ma può tentare di farlo. Nasce da qui la grande collettiva Ex voto. Artisti per Rosalia, organizzata nei giorni del Festino ritrovato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori, e curata da Andrea Guastella, da un’idea di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, proprietario dei due palazzi.
La collettiva si inaugura mercoledì 13 luglio alle 16 e durerà fino a domenica 24 luglio; nasce da una comune e libera visione di intenti di artisti, galleristi e curatori italiani: all’insegna della rinascita, ma anche della denuncia, contro abbandono, incuria, negligenza. E sempre e comunque della vitale – a tratti sognante – constatazione del presente.
Dall’ingresso su via Maqueda di Palazzo Costantino, disegnato dal Marvuglia, a Palazzo Di Napoli, con gli stemmi aragonesi divenuti all’epoca dei Vespri simboli della Sicilia, gli 87 artisti riuniti in dodici progetti o collettivi, entrano in dialogo diretto con gli spazi, spesso gravemente degradati, li fanno propri, li attaccano o li accarezzano, li blandiscono o li rendono vivi: il loro è un messaggio di sostenibilità, viver comune, comunità, rispetto.
Si mette in contatto con Palazzo Costantino Loci Interdicti, progetto che coinvolge 15 artisti, curato da Michele Citro che vede la nobile residenza come un maestoso gigante ormai stanco e incancrenito, senza più voglia di lottare; se Art Attack si affida ai supereroi che si arrampicheranno sui muri come sulla torre di Babele, Inside Out inviterà a rovesciare rapporti e dimensioni, interno ed esterno, come lenzuola sciorinate sulla corte del palazzo; Personae lo popolerà di maschere, tra umano e post-umano, dell’uomo di oggi; Beautiful Flash (Guglielmo Manenti) scenderà nel ventre di Palermo, alla scoperta delle creature minacciose e benigne dell’inconscio, tra allucinazioni grafiche e dimensioni surreali; Rosa Mundi creerà light box nella Cavallerizza, abitate da cavalli smarriti, per l’installazione Destinazione, l’infinito.
E ancora, il progetto sociale Come Pappagalli Verdi da un’idea del docente ed artista Fiormario Cilvini, curato da Marilena Morabito e Pasquale Lettieri ispirato al libro del fondatore di Emergency Gino Strada, Pappagalli Verdi: mine a forma di giocattolo che creano vittime innocenti tra i bambini. Calchi degli arti inferiori in resina, realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, inviati ad artisti italiani che li hanno reinterpretati secondo il loro stile; il pensiero sostenibile di Teoria del sacrificio ecologico, la ricerca di Luce (a cura di Valerio Dehò) come fonte di energia positiva che sia anche dialogo tra le culture e i popoli. Giusy Emiliano firma Astratte Ri-generazioni e lo storytelling Giardino di transizione creato da Rossana Danile con le sculture a filo continuo di Bruno Melappioni, due progetti che puntano alla necessità di un cambio di rotta definitivo per proteggere il pianeta e conservare la bellezza che ci circonda. Chiude I luoghi dell’anima, a cura di Alessia Montani, Valentina Bruno, Roberto Grossi: un unico video per raccontare Farm Cultural Park, Fiumara d’Arte, Gibellina Museo Diffuso, Parco dell’Anima, Porta della Bellezza, Piazza Armerina Museo, Palazzo Oneto di Sperlinga, Fondazione Orestiadi, Fondazione Brodbeck. In anteprima il Passaporto del pellegrino disegnato da Domenico Pellegrino.
Il percorso espositivo è molto composito e frastagliato, e sarà fruibile con le visite guidate delle Vie dei Tesori, secondo il format consolidato del Festival. Apertura ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21. Mercoledì 13 luglio apertura fino a mezzanotte; giovedì 14 luglio ingressi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20,30. Coupon 3 euro sul sito www.leviedeitesori.com
Si ringraziano: Associazione Acav, Aurea Phoenix Edizioni, Fondazione Donà dalle Rose, Paguro Edizioni, Zerial Art Project, Museo Marca Catanzaro, Fondazione Rocco Guglielmo, Accademia Belle Arti Catanzaro, Baucina Recycling Tyres Srl, Galleria Cris Contini Contemporary, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, CSC Scuola Nazionale di Cinema sede Sicilia, Global Soil Partnership FAO, Eco Club Associazione Culturale presidente Nahid Bakloo e Roberto Locci
Uff. Stampa Ex Voto. Artisti per Rosalia
Vie dei Tesori | Simonetta Trovato | Cell. 333.5289457
simonettatrovato@gmail.com | www.leviedeitesori.com
I SINGOLI PROGETTI
** Loci Interdicti a cura di Michele Citro
Annalisa Apicella, Lavinia Bilotti, Giuseppe Bonaccorso, Cinzio Cavallarin, Giuseppe Di Guida, Giovanni Franco, Arturo Ianniello, Li Kang, Silvia Ottobrini, Alessandro Papari, Nicola Pellegrino, Tina Sgrò, Fernando Spano, Mario Trapani, Quionghui Zou.
“Loci Interdicti” è una visione scaturita da un approccio intimo e viscerale con lo spirito di palazzo Costantino, percepito dal curatore Michele Citro come un maestoso gigante dal glorioso passato, ora stanco, incancrenito e moribondo. Sono luoghi – fisici o metafisici, poco importa -proibiti, impediti e protetti; ma anche “proibitivi”, che si auto-proibiscono, auto-impediscono, auto-celano. Quindici artisti sono chiamati a muoversi e a cristallizzarsi, a perdersi e a ritrovarsi, a dialogare ed a isolarsi, a nascondersi, a svelarsi e a svelare. Un’armonica poesia corale dedicata ai grandi temi dell’arte, della vita e dalla morte che mira a stupire e generare commozione pura.
Art Attack, Personae, Inside Out, Beautiful Flash e Destinazione Infinito
a cura di Andrea Guastella
** Art Attack
Momò Calascibetta, Collettivo Gas: Alex Caminiti, Gimakae Sadif; Alberto Criscione, Alida Pardo, Francesco Scialò.
Una visione ironica del contemporaneo con i supereroi e i simboli luccicanti del presente che salgono, come su una torre di Babele, sino alle volte del Palazzo. Riusciranno ad espugnarle, o rimarranno per sempre ai piedi dell’Olimpo, tra le macerie della torre?
** Inside Out
Salvatore Anelli, Giuliano Cardella, Arianna De Nicola, Carlo Alberto Floridi, Ghislayn Mayaud, Danilo Quintarelli
Siamo rimasti per troppo tempo nascosti, rovesciati, freddi al tocco umano. Ma il dolore che non parla, direbbe Shakespeare, ha continuato a bisbigliare al cuore disperato ordinando di rompersi, di spezzarsi. Le opere in mostra -compresa una grande installazione Giuliano Cardella, lenzuola appese sulla corte interna di palazzo Costantino -sono un invito a rovesciare rapporti e dimensioni, interne ed esterne.
** Personae
Salvo Agria, Romolo Angelini, Salvo Barone, Momò Calascibetta, Daniele Cascone, Luigi Citarrella, Alberto Criscione, Francesco Cuttitta, Alessia Forconi, Valentina Formisano, Franco Losvizzero, Fulvio Merolli, Giovanni Robustelli, Piero Roccasalvo Rub, Lola Montes Schnabel, Attilio Scimone, Anna Maria Terenghi.
In un mondo di finzione, le personae, cioè le maschere, sono le uniche a non recitare un ruolo. La mostra è un ritratto “in figura” dell’uomo contemporaneo, tra umano e postumano.
** Beautiful Flash
Guglielmo Manenti
Ironico, dolcissimo, violento. Guglielmo Manenti discende nel ventre di Palermo, alla scoperta delle creature minacciose e benigne dell’inconscio: le stesse in cui possiamo imbatterci nei film di Ciprì e Maresco o nei murales del centro cittadino. Ne risulta un labirinto di luoghi, reali e immaginari dove è quasi impossibile orientarsi, una narrazione surreale ispirata alle visioni di Manenti. L’allucinazione, il viaggio, il sogno durano un paio di giornate, ma, nei rimandi alla grafica, gli eventi si distendono in una dimensione che non ha niente da spartire con il tempo: pittura e poesia.
**Destinazione, l’infinito
installazione di Rosa Mundi
Il viaggio ricomincia, il viaggio non ha fine. Le sfere armillari e i light box di Rosa Mundi rispecchiano, in questa installazione site specific per la Cavallerizza di Palazzo Costantino, visioni ancestrali di cavalli: animali che, in epoca moderna, sono stati soppiantati nella loro missione di accompagnare l’uomo in terra da altri mezzi di trasporto, ma non hanno affatto smarrito, hanno anzi approfondito, il loro significato di compagni inseparabili nel suo percorso interiore – itinerarium mentis, avrebbe detto Agostino – alla scoperta dell’ignoto.
** Come Pappagalli Verdi
Mostra di Marilena Morabito e Pasquale Lettieri, con la collaborazione di Floriana Spanò e Aurelia Nicolosi, da un’idea di Fiormario Cilvini con il supporto tecnico di Francesco Minuti.
Artisti in mostra:
Dario Agrimi, Caterina Arcuri, Claudio Bozzaotra, Alessandra Cacciuottolo, Alberto Criscione, Giulio De Mitri, Roxana Esposito, Laura Finestras, Angelo Gallo, Iorio Gianroberto, Francesco Giraldi, Claudio Grandinetti, Rosanna Iossa, Bernardino Izzo, Gaawing Lee, Emanuela Lena, Jara Marzulli, Diego Minuti, Francesco Minuti, Enzo Palumbo, Luana Pasqualino, Angela Pellicanò, Antonio Picardij, Felix Policastro, Jole Serreli, Gianluca Sità, Laura Stancanelli, Giulio Telarico, Fabrizio Trotta, Francesco Trunfio.
Il progetto “Come Pappagalli Verdi” nasce da una idea del docente ed artista Fiormario Cilvini, con il supporto tecnico di Francesco Minuti e di concerto con i curatori Pasquale Lettieri e Marilena Morabito.
Il progetto si ispira al libro scritto dal fondatore di Emergency Gino Strada “Pappagalli Verdi”, nel quale viene descritta la crudeltà della guerra attraverso le esperienze dirette su campo ed all’interno degli ospedali e dove, ancora più crudele ed ingiustificabile, è la visione straziante di vittime innocenti come i bambini mutilati da mine che all’apparenza sembrano giocattoli (chiamati appunto pappagalli verdi) e che attraggono le piccole vittime, un gesto di una crudeltà atroce ed insensata fino all’inverosimile.
La ricerca e l’attuazione di questo progetto artistico considera centrale l’interesse legato alle problematiche sociali cercando, attraverso il linguaggio dell’arte, di smuovere le coscienze sollevando un reale problema tristemente diffuso in tutti quei paesi dove le guerre sono ancora dolorosamente reali e mai come oggi, forse, più vicini alla nostra quotidianità in conseguenza a quello che purtroppo oggi sta accadendo in Ucraina dove, per l’ennesima volta e per un sadico gioco di potere, a perdere la vita sono in maggioranza civili e fra i quali, purtroppo, anche bambini innocenti.
Il progetto si sviluppa attraverso la realizzazione di calchi di arti inferiori in resina, realizzati dagli studenti del corso di scultura e pittura dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e successivamente inviate a vari artisti italiani che hanno reinterpretato secondo il proprio stile il supporto di base.
Il progetto, a seguito dell’atto creatore dei vari artisti che hanno reinterpretato l’elemento grezzo in resina, andrà a sfociare in una collettiva d’arte, di forte impatto empatico ed emozionale, itinerante in varie città Italiane come Catanzaro, Palermo, Napoli, Roma e Milano.
La speranza è che l’arte sia in grado, ancora, di riportare un ordine coscienziale.
** Teoria del sacrificio ecologico a cura di Dario La Mendola
Francesco Fossati, Mario Margani, Antoanetta Marinov, Alfonso Rizzo
Quando la crisi ambientale diverrà insostenibile, saremo costretti a inventare una soluzione per sopravvivere. Evitarla è impossibile. Contrastare chi non intende evitarla è un obbligo etico. […] Dacché però come umanità non siamo in grado di sviluppare una cultura lungimirante, potremmo almeno adottare i comportamenti di alcuni esseri viventi i quali, comparsi molto prima di noi, sanno sicuramente come interagire con la Terra.
** Luce a cura di Valerio Dehò
Manuela Sedmach, Andrea Solaja, Chiara Tubia, Camilla Marinoni, Andrea Guastavino, Vittoria Colonna, Angela Brandys
Sincretismo culturale, equilibrio tra la forza della natura e l’intelligenza dell’uomo: sono i temi del progetto site specific Luce, come forma che non solo illumina gli oggetti e il paesaggio ma dà vita ad un vero e proprio paesaggio morale; il mare come sorgente di vita, nutrimento e veicolo di comunicazione tra i popoli; il dialogo tra culture e religioni. Questi tre temi saranno unificati dall’idea che la Luce sprigiona un’energia positiva che da secoli mette in comunicazione e in movimento culture che si affacciano.
**Astratte Ri-generazioni e Giardino di transizione a cura di Giusy Emiliano:
Astratte Ri-generazioni
Salvatore Camilleri, Francesca Nesteri, Tiziano Locci, Francesca Lolli, Giacomo Failla, Giuseppe Palermo
La mostra Astratte Ri-generazioni chiama al lavoro sei artisti attorno a temi importanti come la tutela delle risorse naturali, i cambiamenti climatici, la desertificazione, la carenza dell’acqua potabile, in uno spazio che sembra che si cammini sulle nostre macerie. Per conservare la bellezza che ci circonda, dobbiamo agire e subito, con la paura di un tempo breve nel quale possiamo e dobbiamo fare azioni, tempo che sembra invadere il quotidiano, ma i risultati che in questi anni possiamo vedere sono davvero pochi e non sufficienti.
Giardino di transizione
storytelling con Bruno Melappioni, ideato da Rossana Danile
Nel Giardino di transizione, le sculture a filo continuo (l’ape e il fiore) di Bruno Melappioni sono un invito ad agire verso il cambio di direzione. Siamo ancora in tempo a salvare la terra: bastano un fiore e un’ape, poche parole e molte azioni, e fino all’ultimo petalo c’è vita. “m’ama, non m’ama?” “m’ama!”. E fu ancora primavera.
** I luoghi dell’anima
a cura di Alessia Montani, Valentina Bruno, Roberto Grossi
I luoghi dell’arte in Sicilia (Farm Cultural Park, Fiumara d’Arte, Gibellina Museo Diffuso, Parco dell’Anima, Porta della Bellezza, Piazza Armerina Museo, Palazzo Oneto di Sperlinga, Fondazione Orestiadi, Fondazione Brodbeck) si raccontano attraverso un video dì presentazione del progetto “I luoghi dell’anima”. In anteprima il “Passaporto del pellegrino” disegnato da Domenico Pellegrino.
Manuel Gallo