Aglio: benefici e storia tra folklore e tradizioni popolari

Molti ritengono anche solo l’odore ripugnante, al contrario, altri riescono anche a mangiarlo crudo. Di cosa si tratta?
Aglio.
È una pianta originaria dell’Asia, in Siberia Sud-occidentale. È comunemente utilizzato come condimento, sopratutto perché riesce, con il suo forte sapore, a dare più gusto al nostro piatto.
Ha altri usi, tra cui, scientifici e di tradizioni popolari. Ha un alto contenuto di zolfo.

Era già conosciuto all’epoca nell’antico Egitto, infatti veniva usato come cibo dato agli schiavi dalle autorità per mantenerli in forze.

Generalmente viene utilizzato per insaporire, ma non per essere consumato direttamente.
Ci sono svariate versione dell’aglio tra cui; crudo o cotto, a spicchi, tritato o in polvere.

Studi affermati scientificamente dicono che la dose minima è di spicchio crudo prima di ogni pasto, dato che la cottura ne elimina la sua proprietà più benefica, tramite l’elemento chimico chiamato allicina.
Ma sappiamo tutti benissimo che provoca poi, indesiderate situazione sulla digestione e anche sull’alito, quindi è consigliato anche consumarlo tramite integratori.
Inoltre è un ottimo amico di cuore e cervello.

Nella tradizione popolare l’aglio non ha significato molto positivo ed è stata una pianta amata e odiata.
È anche considerato un talismano collegato al solstizio d’estate tanto che diversi proverbi recitano: «Chi non compra l’aglio, il giorno di San Giovanni è povero tutto l’anno».
Durante i primi giochi olimpici, veniva somministrato agli atleti come sostanza stimolante, una sorta di “doping“ naturale.
Nel folklore europeo, e soprattutto del meridione d’Italia, si riteneva che l’aglio servisse a tenere lontani i vampiri e si indossava messo in un sacchetto intorno al collo.

Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei esseri  “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, riusciva a fare a deterrente e tenerli quindi lontani.

Nato in Corea nel 2004, l’aglio nero si è presto diffuso in America ed Europa. Questa nuova varietà d’aglio, a prima vista, lascia un po’ perplessi per colpa del colore particolare ma, in realtà
abbiamo una versione meno “aggressiva” rispetto all’aglio tradizionale, ideale per chi non gradisce il sapore forte e pungente della controparte bianca.

L’aglio nero, rispetto a quello bianco, contiene il doppio del fosforo e un quantitativo di gran lunga superiore di calcio e proteine.

Paolo Peverini