Venezia, 6 settembre 2025 – Si è conclusa lo scorso 6 settembre, nella suggestiva cornice della Sala Grande al Lido, la 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Al centro della scena, la giuria presieduta da Alexander Payne ha celebrato un cinema capace di abbracciare sia l’introspezione che la denuncia sociale.
I premi principali
Leone d’Oro
Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch
La pellicola del regista indipendente ha conquistato il riconoscimento più prestigioso. Una delicata trilogia familiare interpretata da Adam Driver, Cate Blanchett e Vicky Krieps, che ha sorpreso per il suo raffinato understatement.
Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria
The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania
Un’opera intensa che racconta la tragedia di Gaza, accolta da una straordinaria ovazione di quasi 24 minuti.
Altri riconoscimenti:
Miglior regia: Benny Safdie per The Smashing Machine
Miglior attrice: Xin Zhilei, per The Sun Rises On Us All
Miglior attore: Toni Servillo, per La Grazia di Paolo Sorrentino
Miglior sceneggiatura: Valérie Donzelli e Gilles Marchand per À Pied d’Œuvre
Premio speciale della giuria: Below the Clouds (Sotto le nuvole) di Gianfranco Rosi
Premio Marcello Mastroianni (performance emergente): Luna Wedler per Silent Friend
Leoni d’Oro alla carriera: Kim Novak e Werner Herzog
Un bilancio internazionale e morale
Il direttore artistico Alberto Barbera ha espresso soddisfazione per un verdetto capace di unire valore estetico e coscienza sociale, sottolineando l’impatto simbolico di The Voice of Hind Rajab.
Impatto e significato
Questa edizione ha dimostrato la forza della Mostra nel coniugare cinema d’autore e attualità, dalla sensibilità intimista di Jarmusch fino alla denuncia civile sul dramma di Gaza.
Venezia 2025 si conferma così vetrina globale e motore di riflessione.
Red Carpet di Venezia: le presenze più significative
Il Lido ha accolto un red carpet memorabile, tra eleganza senza tempo e audaci scelte fashion.
Cate Blanchett: Armani Privé nero (già visto ai SAG Awards 2022) e un audace Maison Margiela piumato.
Tilda Swinton: look bianco e nero Chanel, arricchito da gioielli Haute Jewellery.
Julia Roberts: cardigan stampato con il volto di Luca Guadagnino, omaggio a After the Hunt.
Amal Clooney (con George Clooney): abito fucsia Jean-Louis Scherrer del 1995, gioielli Harry Winston.
Emma Stone: abito argento a balze su misura Louis Vuitton per Bugonia.
Mia Goth: abito cioccolato-brown Dior, gioielli Tiffany & Co.
Jacob Elordi: tuxedo Bottega Veneta per Frankenstein.
Oscar Isaac: completo Céline.
Ayo Edebiri: abito senza spalline Chanel per After the Hunt.
Amanda Seyfried: Prada con fiocco voluminoso, gioielli Tiffany & Co.
Indya Moore: Saint Laurent paisley per Father Mother Sister Brother.
Rosie Huntington-Whiteley: Armani Privé etereo con boa piumato.
Greta Gerwig: collana Pomellato in bianco-oro con oltre 1.900 diamanti.
Heidi e Leni Klum: madre e figlia in corset Intimissimi, con gioielli Lorraine Schwartz.
Anche i protagonisti premiati
Sul tappeto hanno sfilato anche Toni Servillo (miglior attore) e Xin Zhilei (miglior attrice), dando ulteriore prestigio alla serata.
Sintesi professionale del red carpet
Un perfetto equilibrio tra:
eleganza senza tempo,
riuso sostenibile di abiti iconici,
gioielli spettacolari,
momenti ironici e giocosi (come Julia Roberts).
Gli ospiti più attesi hanno confermato il Lido come palcoscenico globale di moda e cinema.
✍️ Articolo di Silvana Gavosto