Dal 12 aprile al 27 luglio 2025, la Sala espositiva del Comune di Casarsa della Delizia, presso l’ex Municipio, ospita la mostra A Matter of Metamorphosis del celebre artista svizzero Simon Berger, maestro nell’arte di scolpire il vetro con un martello, dando vita a ritratti e suggestioni di straordinaria potenza emotiva.

L’esposizione, site-specific, nasce in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, figura centrale per la cittadina friulana, terra natale della madre Susanna Colussi e luogo dove Pasolini visse anni decisivi per la sua formazione poetica e dove oggi riposa. Ma la mostra si apre anche al dialogo con un’altra grande voce della letteratura del Novecento: Franz Kafka, il cui tema della metamorfosi risuona profondamente nel lavoro di Berger.

Concepita nell’ambito del progetto culturale TrasformARTI: l’arte come strumento per immaginare il futuro, la mostra è curata da Sandrine Welte e Pasquale Lettieri, con la project manager Sandra Sanson, e realizzata con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la collaborazione della galleria Cris Contini Contemporary.

“Con grande soddisfazione siamo lieti di annunciare la mostra di Simon Berger” – ha dichiarato Claudio Colussi, sindaco di Casarsa della Delizia – “Un evento che arricchisce la nostra comunità e che riflette il legame tra arte contemporanea e società. È un omaggio a Pasolini e al suo sguardo sul mondo, sempre nuovo e profondamente critico”.

Al centro della mostra un’installazione immersiva: sei pannelli di vetro disposti a cerchio, raffiguranti volti privi di occhi, diventano simboli di isolamento e impotenza. La trasparenza delle superfici apre spiragli di trasformazione, mentre schermi televisivi spenti e occhi in loop evocano l’alienazione contemporanea e il silenzio della comunicazione interrotta.

La forza del linguaggio di Simon Berger sta nella sua tecnica: il vetro, materiale fragile per eccellenza, viene percosso con colpi calibrati, che non distruggono ma rivelano. Fratture e crepe diventano segni espressivi, linee di forza, cicatrici che trasformano la superficie in paesaggio interiore. L’opera non si limita a rappresentare, ma è metamorfosi: un viaggio nel dolore, nella rinascita, nella ricerca di significato.

Tra i momenti più toccanti della mostra, l’opera donata dall’artista alla città: un ritratto dell’occhio di Pier Paolo Pasolini, emblema del suo sguardo lucido e penetrante sul mondo. Come Kafka, anche Pasolini è stato capace di vedere l’invisibile, di cogliere l’umanità là dove sembrava perduta. Berger raccoglie questo testimone e lo rilancia con il suo martello di luce e silenzio.

L’esposizione si inserisce in un momento speciale per la cultura regionale: Gorizia e Nova Gorica sono Capitale europea della Cultura 2025, mentre Pordenone si prepara a diventare Capitale italiana della Cultura nel 2027. Casarsa della Delizia si unisce così a un circuito virtuoso che unisce memoria, sperimentazione e bellezza.

“Siamo orgogliosi di presentare il lavoro di Simon Berger, tra gli artisti più innovativi della sua generazione” – affermano Cristian Contini e Fulvio Granocchia, fondatori di Cris Contini Contemporary – “La sua arte è una riflessione profonda sulle ferite e sulle trasformazioni del nostro tempo”.

Un appuntamento imperdibile, dove la fragilità del vetro diventa specchio della condizione umana e l’arte si fa veicolo di metamorfosi.

Letizia Bonelli giornalista
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