C’è un momento, ogni anno, in cui il corpo torna a parlare. Succede d’estate.
Quando le maniche si accorciano, le scarpe si fanno leggere, e la pelle quella pelle che abbiamo nascosto, giudicato, detestato torna a bussare alla porta del mondo.
L’estate del 2025 ci chiede, più che mai
di chi è il mio corpo? Chi ha diritto di guardarlo, commentarlo, esibirlo o ferirlo?
Viviamo nell’epoca dell’esposizione continua. Ogni fotografia, ogni reel, ogni zoom su un dettaglio imperfetto è un colpo che si imprime nella carne della nostra autostima.
Non esiste più intimità corporea senza difesa giuridica, né dignità che non reclami la protezione della privacy.
C’è chi dice “Se ti metti in costume, ti esponi. Se ti mostri, ti presti al giudizio.”
Ma il giudizio, quando è veleno, non è mai giustificato.
Il corpo non è un campo di battaglia estetico è un tempio inviolabile.
Eppure, lo dimentichiamo. E allora serve un diritto che non sia solo fredda norma, ma memoria accesa il diritto all’oblio.
Oblio non è cancellare ciò che siamo stati.
È piuttosto scegliere cosa merita di restare, e cosa no.
È dire: “Non mi definisce più quella foto derisoria, quel commento sul mio peso, quella vecchia versione di me.”
Oblio è un’estate nuova dentro.
È guardarsi allo specchio e pensare:
“Sono cambiata. Sono viva. E non devo chiedere scusa a nessuno per il mio corpo.”
Abbiamo bisogno di una privacy emozionale, non solo digitale.
Perché il vero archivio violato, troppo spesso, è il nostro cuore:
gli sguardi, i like mancati, i paragoni, le crudeltà travestite da battute.
Per questo, questa estate non si misura in chili, ma in libertà.
Libertà di non piacere.
Libertà di piacersi.
Libertà di non nascondersi, né mostrarsi per forza.
Libertà di dire: “Il mio corpo è mio. La mia storia è mia. E scelgo io cosa dimenticare e cosa mostrare.”
Come una fenice, ogni estate possiamo rinascere.
Non migliori, non perfetti: semplicemente più fedeli a noi stessi.
“Intus sumus. Exteriora iudicare non est nostrum.”
(Siamo dentro. Non sta agli altri giudicare ciò che è fuori.)
Estate 2025: più luce sulla pelle. Meno ombre nel cuore.