Pierre Prandini e la passione per l’universo femminile

Presentata nel nuovissimo atelier milanese la collezione dello stilista che con gusto per la ricerca ha creato una ricca proposta di pellicce, gioielli e abiti da sera. Il lusso che si integra con discrezione al senso dell’artigianato Made in Italy.
L’atelier di via Venini 24 è stato inaugurato solo poche settimane fa, ma nell’ambiente della moda l’iniziativa ha lasciato il segno! Si, perché Pierre Prandini, nato a Caracas da genitori bresciani e da poco trasferitosi a Milano, è considerato un intraprendente creativo, da chi lo conosce sia per motivi professionali che umani. Stilista capace di creare una collezione “Made in Italy“, rappresentata da pellicce, gioielli e abiti da sera. Impegnato anche nel “sociale”, come dimostra il suo rapporto con Marinella Di Capua, Presidente di ASM Onlus e della Fondazione ASM per la salute dell’infanzia. L’atelier viene utilizzato come esposizione per le sue creazioni, ma anche come accogliente “salotto” per clienti e addetti ai lavori. Uno spazio dove l’arredamento, dal design moderno e minimale, si mescola ad altri dal gusto più classico ed antico: in stile barocco, ampie vetrate, quadri d’autore, dove tutto è senza tempo. Con signore di ogni età che chiedono a Pierre consigli e creazioni di abiti unici per i loro eventi internazionali nell’alta società. E proprio la sua ampia disponibilità verso il mondo femminile, senza filtri d’età, è una delle sue grandi peculiarità. Pierre, del resto, è diventato un artista poliedrico e “sognatore”, grazie soprattutto al supporto nella sua vita della mamma Marisa: una presenza discreta, non invadente, ma preziosissima in termini di gusto (ereditato) e di capacità con relazionarsi con il mondo esterno, piuttosto che vivere da “stilista dentro a una torre d’avorio”. Gli abiti nascono dalla sua innata voglia di stupire: haute couture, dove le trasparenze del pizzo e l’iridescenza della seta vengono proposti su ogni abito, che sia un tubino, un abito da sposa con strascico o uno da sera con taglio a sirena o gonna ampia. Un allure d’altri tempi che si discosta completamente dalle attuali tendenze della moda. La collezione che oggi Pierre presenta è frutto di esperienza, studi e viaggi in giro per il mondo. Alla ricerca di tessuti preziosi, pelli e pietre dure come gli smeraldi. Oltre ai capi di pellicceria che lo hanno reso celebre, spicca oggi anche la prima collezione di abiti da sera ed accessori, come borse di pitone dalle nuance perlate, adornate con piume e pelliccia. La collezione si articola così: Pellicce: ammirate all’ultima prima della Scala. Visoni, zibellini leggeri come abiti da gran sera, sciancrati in vita con alta fascia di tessuto ricamata, linci volpi e chinchilla. Per Pierre, la scelta stilistica di un capo di pellicceria parte da un’accurata analisi della materia prima. “Ogni capo realizzato è pensato in esclusiva per la cliente che li indossa”.
Abiti da sera: “I miei abiti da sera devono innanzitutto essere indossati senza imbarazzo alcuno. – sottolinea lo stilista – Metto trasparenze dove so che non si cade nel cattivo gusto; accenno o azzardo scollature e spacchi solo laddove mi è concesso per il buon gusto. Amo vedere scollature, lunghi strascichi e soprattutto adoro vedere lo stupore di coloro che vedono indossare un mio capo! I tessuti prediletti sono la seta il pizzo e il raso. Le applicazioni in cristallo e paillettes mi piacciono ma senza esagerazione”. Gioielli: sono prevalentemente in argento 925 con galvanica in oro e diamanti chimici. Modelli disegnati con cura, personalizzati e in esclusiva per la cliente.

Paolo Peverini