E chissà che Malagò non sappia rinascere a stelle e strisce…
di Monica Macchioni
Un incontro insolito a Piazza del Popolo
A Roma fa caldo e l’atmosfera è ancora quella delle vacanze estive: abiti casual, pantaloni corti, niente giacca. Forse anche per questo, tra distrazione agostana e look poco usuali per certi personaggi noti, ieri sera in Piazza del Popolo si è consumato un siparietto tanto curioso quanto inatteso.
Seduto ai tavolini esterni del ristorante Il Bolognese, l’iper noto Giovanni Malagò, accompagnato dall’avvocato Elena Vaccarella, stava cenando quando sulla piazza è arrivata una serie di auto imponenti. Da una di queste è sceso un uomo in abiti molto casual, circondato da un gruppo di giovani — forse i figli.
Il saluto (andato a vuoto)
Malagò si alza di scatto, lo raggiunge e lo saluta con enfasi. L’americano però lo guarda e risponde:
“Sorry but, Who are you?”
(“Scusa, ma tu chi sei?”).
Colto di sorpresa e visibilmente colpito, l’ex presidente del CONI replica sottovoce: “Giovanni Malagò”, prima di tornare al proprio tavolo.
Durante la cena chiede al cameriere carta e penna, scrive qualcosa, e al momento di andar via si avvicina nuovamente allo sconosciuto: lo saluta di nuovo e gli consegna un biglietto da visita insieme al foglietto scritto a mano.
Non un turista qualsiasi
Quell’uomo non era certo un visitatore comune: si trattava di Tilman J. Fertitta, miliardario texano da 11,1 miliardi di dollari (secondo Forbes), personaggio televisivo, autore di best seller del New York Times, proprietario di hotel, casinò e squadre sportive. Oggi, per volontà di Donald Trump, è ambasciatore degli Stati Uniti in Italia e San Marino.
Sessantottenne, Fertitta ieri sera aveva scelto di lasciare la sua dimora ormeggiata a Civitavecchia — uno yacht di 76 metri, valutato 150 milioni di euro — per cenare con la famiglia al Bolognese. Con lui, una scorta di cinque uomini rimasti vigili fuori dalla siepe del locale. Uno di loro, pur restando all’erta, ha trovato anche il tempo per sgranocchiare una mela.
Malagò a stelle e strisce?
Chissà che questo incontro casuale non possa aprire nuove prospettive a Giovanni Malagò, già insignito nel 2016 alla Camera dei Deputati del Premio America della Fondazione Usa.
Con il suo know-how e lo standing maturato in decenni di incarichi e relazioni pubbliche, l’ex presidente del CONI potrebbe rivelarsi un interlocutore prezioso per l’ambasciatore americano. E forse, tra Piazza del Popolo e Houston, Malagò potrebbe scoprire una nuova dimensione internazionale.