Sanremo 2019 e la vittoria di Mahmood

La 69esima edizione del Festival più famoso d’Italia vede come vincitore Mahmood, ragazzo italiano di origini egiziane che incredulo commenta ringraziando la madre: “Ringrazio mia madre, non ci credo”.
Un festival che già dalla prima serata era partito sulle ali della polemica sui migranti così da finire poi con la inaspettata vittoria del giovane italo-egiziano. Quest’ultima dovuta, non grazie alla giuria popolare, bensì della giuria d’onore che deteneva il 20% e formata soprattutto da persone di cinema, e quella della sala stampa che influiva sul voto per il 30%. Il responso che non prevede quindi che il popolo sia sovrano nella scelta ha scatenato diverse ed accese polemiche post-festival.
Giorgia Meloni commenta “Mi chiedo che senso abbia far votare a pagamento se poi decidono i soliti noti”. Ed è così. In effetti il secondo classificato, Niccolò Morriconi, in arte Ultimo ha avuto un solo principale avversario e non era Mahmood, bensì il trio già vincitore della 65esima edizione di Sanremo, nel 2015, Il Volo.

Infatti all’inizio il vincitore era nelle retroguardie addirittura preceduto anche da Loredana Bertè e Cristicchi. Sabato sera, penultima sera, viene capovolta l’intera situazione, che vede le due giurie, quella cinematografica e quella della sala stampa, condividere la stessa votazione. Terzo Mahmood, prima dell’ultimo round, dove lui detiene il 9,85%, Il Volo 10,54% e Ultimo con l’11,72%.
Dopo il turno conclusivo si vede Ultimo raggiungere quasi il 50%, ma non sufficiente per la vittoria. La somma dei voti infatti da“Soldi” al 38,92%, I tuoi particolari al 35,56% e Musica che resta al 25,53%.

Scene di un festival che si chiude a sorpresa: tutti felici, o quasi tutti. Felici perché ormai la settimana di pura e irragionevole follia è volta al termine, perché ora il pensiero va all’incasso, ai progetti, ai concerti, ai dischi e alle trasmissioni dove essere presenti. Tutto ciò provoca una strana sensazione, una delusione al favorito della vigilia, Ultimo, che non ha nemmeno partecipato alla rituale passerella a Domenica In e nemmeno ha presenziato nella solita foto del podio del noto giornale “Tv sorrisi e canzoni”.

Per non parlare dell’imbarazzante e ingiusto quarto posto di Loredana Bertè. Ha fatto sognare il pubblico dell’Ariston e quello a casa con la sua intramontabile voce, ma Loredana Berté sfiora il podio e si piazza solo quarta al Festival di Sanremo 2019 con la sua “Cosa ti aspetti da me”.
Sarà consegnato alla Bertè il “Premio del Pubblico dell’Ariston”. Un premio inventato, un  premio dato perché come afferma il comico e co-conduttore del Festival Claudio Bisio “Le proteste non smettevano e così io mi sono inventato che avremmo dato un premio. Questo premio l’abbiamo trovato”.

La mossa è sembrata un modo per tamponare la reazione a quel quarto posto, da tanti considerato troppo poco. Nel momento dell’annuncio della classifica gli spettatori presenti in teatro hanno fischiato sonoramente, dimostrando così tutto il loro disappunto. La stessa Berté è rimasta delusa da quel risultato, per questo il premio è stato creato ad hoc per lei: un riconoscimento a una cantante che, dopo anni e anni di carriera, riesce ancora a meritarsi lunghi applausi scroscianti e standing ovation dal pubblico dell’Ariston.

Così ci chiediamo, sarà ancora Baglioni che condurrà il 70esimo Festival della Canzone Italiana? Per adesso vuole solo che le luci su di lui svaniscano, ma non si fa scappare che tornare per la terza volta gli piacerebbe, anche se molto rischioso.
Ma ha già in mente anche cambiamenti, probabilmente pensando di riuscire a migliorare ciò che quest’anno forse è andato storto. Ritocchi sul sistema di votazione, sulla diminuzione dei cantanti in gara, da 24 a 20 e sul Festival che potrebbe partire prima così da non finire nella notte.
Il troppo storpia, pensa. Quindi cosa farà?

Ma nell’ultima serata ci sono stati picchi d’ascolto con Eros Ramazzotti, che torna al Festival dopo 35 anni di assenza e che porta l’unico ospite internazionale, Luis Fonsi. Ramazzotti ripropone “Vita ce n’è”, duetta con Baglioni (come tutti gli ospiti), cantando “Adesso tu”, che nel 1986 vinse Sanremo. Con Fonsi invece porta al Festival il loro nuovo singolo “Per le strade una canzone”.
La Raffaele torna nei panni dell’imitatrice e finalmente fa ciò che le riesce meglio. Da Malika Ayane a Patty Pravo, passando per Fiorella Mannoia e immancabile il suo cavallo di battaglia: Ornella Vanoni.

Altro ospite aspettatissimo è Elisa che omaggia Luigi Tenco, con la canzone “Vedrai vedrai”, una delle più belle canzoni che ha emozionato tutti e che ha condiviso con Claudio Baglioni.

Nonostante non ci credesse quindi, Mahmood vince il 69esimo Festival, tra polemiche, politica, fischi e momenti felici e festosi. Sarà infatti a Tel Aviv a maggio, rappresentando l’Italia al 64esimo Eurovision Song Contest, ospitato nell’International Convention Center di Tel Aviv dal 14 al 18 maggio.

In bocca al lupo!

 

Silvana Gavosto
Giornalista