Apokatastasi – Matteo Fraterno

venerdì 12 marzo 2021, ore 18:00

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Intervengono: Nico Angiuli, Federico Decandia, Marcello Faletra, Matteo Fraterno, Manuela Gandini, Pasquale Persico, Cesare Pietroiusti e Franco Silvestro

Introduce e modera: Loredana Troise

A un anno esatto dalla fine della residenza artistica ESPERIENZE/L’infinito intrattenimento di Matteo Fraterno, curata da Pasquale Persico e Loredana Troise, la Fondazione Morra è lieta di presentare Apokatastasi (Edizioni Morra, 2020), un volume che raccoglie gli interventi della comunità ideale a cui l’artista ha voluto affidare l’elaborazione delle condizioni di senso della sua esperienza. 

Tra il 15 febbraio e il 14 marzo 2020 Fraterno ha abitato la Biblioteca per le arti contemporanee della Fondazione Morra, installandovi arredi e suppellettili per restituire all’ambiente la familiarità di una dimensione domestica dove poter leggere, dormire e sognare. Durante la residenza l’artista si è trasfigurato in un bibliotecario-temporaneo attivando, attraverso la lettura e il sogno, un intimo processo di restaurazione di quei rapporti indeboliti, frammentati o interrotti che hanno determinato la sua personale collocazione nella storia dell’arte. Questa forma di “restauro” trova una referenza mitica nell’oracolo di Anfiarao – come processo di purificazione onirico – e una filosofica nel concetto di Apokatastasi – reintegrazione finale di tutte le cose – espresso da Leibniz in un frammento postumo.

All’interno di una ricerca né progressiva né inerziale, una forma embrionale di apokatastasi come gesto inclusivo, anzitutto nei confronti della natura, è da rintracciare nel suo lavoro già nel 1995 con Certosa, alla Vigna San Martino, dove egli aveva trovato un’“Amazzonia” nel cuore di Napoli. Dopo essere transitato da protagonista nel clima culturale dell’arte relazionale (Plagio Fraterno, 1998), con questo progetto Fraterno aggiunge un tassello alla collaborazione con Giuseppe Morra andando oltre la relazione antropocentrica e trasformando la Biblioteca in un esempio laboratoriale di ecosistema complesso.

Gli autori interverranno sulle circostanze preliminari del progetto (Angiuli, Decandia); sui testi da cui sono state attinte le categorie filosofiche di riferimento (Faletra, Persico); sulle modalità esemplari di restituzione poetica dell’esercizio di lettura (Pietroiusti); sulla biblioteca come spazio inclusivo di idee progettuali e laboratoriali (Silvestro); sul significato della residenza artistica come “rituale a-sociale” (Gandini).

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