Di Bruno Volpe
La ricorrenza dell’Assunzione di Maria, celebrata il 15 agosto, è da sempre un tema centrale nell’arte sacra, capace di unire Oriente e Occidente in una lunga tradizione di fede e bellezza. A raccontarcene il significato, sia religioso che artistico, è il professor Pasquale Lettieri, critico e storico dell’arte napoletano.
«È un tema molto presente nella produzione artistica sacra – spiega Lettieri –. Le prime fonti si trovano nel Vangelo apocrifo del Transito della Beata Vergine e, nel primo secolo, negli scritti di Jacopo da Varagine».
L’arte occidentale e il trionfo della Vergine
Secondo Lettieri, i grandi maestri italiani hanno dato il meglio di sé nel rappresentare la Vergine Assunta. L’esempio più antico è l’“Assunzione” di Andrea Mantegna, datata 1453, custodita nella Basilica degli Eremitani a Padova. Seguono le opere di Tiziano, che nel 1518 realizzò la celebre tela per la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, e quelle di Correggio, con la sua Assunzione della Vergine nella cupola del Duomo di Parma.
Tra i tratti distintivi di queste opere, Lettieri sottolinea «la vivacità, la pittura frizzante e una dimensione verticale che proietta lo sguardo verso il cielo».
Dall’Italia all’Oriente cristiano
Anche il mondo ortodosso ha celebrato questo mistero mariano, seppur con iconografie differenti. «Si parla di Dormitio Mariae – racconta Lettieri – rappresentata con Maria distesa sul letto di morte e il Figlio che ne accoglie l’anima, spesso in presenza degli apostoli Pietro e Paolo».
Un tema senza tempo
Da Giotto a Cimabue, da Beato Angelico a Luca Signorelli, fino ai mosaici della Chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma, il tema dell’Assunzione ha attraversato i secoli mantenendo intatta la sua potenza simbolica: un richiamo alla speranza, alla bellezza e all’unione tra terra e cielo.
Come ricorda il professor Lettieri, «ogni raffigurazione di Maria Assunta è un ponte tra l’umano e il divino, tra l’arte e la fede, capace di parlare a credenti e non credenti con il linguaggio universale della bellezza».





















