Imprese e Coronavirus: intervista alla Dott.ssa Barbara Romanin

Il nostro sistema economico è uno degli aspetti che ha sofferto maggiormente la crisi sanitaria di Covid-19, insieme agli aspetti sociali.

In questo periodo sono le imprese, i maggiori attori economici, ad essere state investite dalla crisi sanitaria, al pari dei cittadini e delle istituzioni che, in diversi casi, hanno dovuto chiudere le proprie attività produttive e reinventarsi per poter sostenere i governi alla lotta al Covid-19.

Ma un ruolo di maggior rilievo è quello affidato alle imprese, alle quali si chiede di sapere coniugare misure di contenimento della pandemia, tra cui distanziamento sociale, avendo come prospettiva la ripartenza economica. Sono le aziende che devono gestire ed interpretare quelle misure imposte, volte al mitigamento degli effetti che la crisi ha apportato ai nostri sistemi economici e sociali.

Oggi ne parla la nostra direttrice responsabile Letizia Bonelli, con la Dott.ssa Barbara Romanin, tributarista, da gennaio direttore di AFIM, associazione per i finanziamenti alle imprese. Sempre in prima linea per l’aiuto al sistema imprenditoriale.

D: Come cambia il mondo imprenditoriale durante la pandemia?

L’emergenza pandemica del Covid-19 ha avuto e sta avendo tutt’ora rilevanti ripercussioni sul tessuto socio-economico del Paese. I danni che ha provocato vanno dalla morte di migliaia di vittime allo sgretolarsi delle attività commerciali e delle imprese, mettendo tutti noi a dura prova.

Per quanto riguarda il mondo delle imprese è fondamentale che in un periodo come quello che stiamo attraversando, imprenditori e collaboratori facciano squadra, dando maggior importanza all’utilità sociale dell’impresa, se l’impresa sta bene, tutti stanno bene.

D: Cosa pensa del marketing dell’era digitale?

Tutti possono fare marketing, tutti hanno mezzi a disposizione e, di conseguenza, la competitività del mercato è fortissima, per cui le varie organizzazioni dovranno fare un grande sforzo per differenziare la propria offerta e renderla interessante per un target specifico di clienti che sono bombardati continuamente da proposte. Questa è la vera sfida di oggi, ritagliarsi una nicchia in cui essere l’unico a risolvere un problema, altrimenti l’alternativa e fare la guerra dei prezzi, guerra da cui si esce sempre perdenti considerato che i player si chiamano Amazon.

D: Gli effetti del lockdown su negozi ed esercizi commerciali

Gli imprenditori di queste categorie sono quelli che più hanno sofferto delle chiusure, alcuni hanno protestato altri hanno disobbedito ma ora sono quasi tutti sull’orlo del precipizio.

Nella mia regione FVG, come in tutta Italia stanno risentendo pesantemente delle limitazioni legate al coronavirus e molti rischiano di crollare e chiudere per sempre.

In un anno la forza lavoro del settore della ristorazione bar gelaterie ha subito una perdita del 6% e le aziende hanno avuto un calo di fatturato del 50%. 

Se da una parte le imprese stanno cercando di sopravvivere, con l’utilizzo dei ristori che hanno coperto solo il 6% dei mancati introiti , dall’altra il personale dipendente ne subisce le ripercussioni.

D: Previsioni per la ripresa

Il motore dell’economia è il settore del commercio al dettaglio con le piccole imprese diversissime tra di loro, diverse ma che hanno in comune la prima linea con i consumatori finali.

Sicuramente l’accesso al credito immediato e garantito può aiutare la ripresa con l’aggiunta di incrementare il potere di acquisto degli italiani per far si che tornito a spendere. 

A fine emergenza ritengo che si assisterà a mesi di adattamento e riassestamento.

Superato lo shock delle chiusure forzate le imprese dovranno adattarsi e riconvertire completamente il loro modello di business.

Letizia Bonelli
Direttrice Responsabile, Giornalista