Il piano B di Matteo Salvini

Elezioni anticipate o europee? Matteo Salvini ha il vento in poppa e studia il piano per imporsi come indiscusso leader nazionale ed europeo. Il leader leghista è tentato dall’idea di far saltare il tavolo, silurare il governo Conte con il pretesto dell’inchiesta della Procura di Agrigento sul caso della nave Diciotti, lanciare la scalata a Palazzo Chigi. Nella prima opzione, Salvini punterebbe allo strappo, all’incidente di percorso per mollare Conte e chiedere il ritorno al voto. In quel caso, con i due alleati del centrodestra, Fratelli di Italia e Forza Italia, ridotti ai minimi storici, Salvini proverebbe a vincere le elezioni e andare a Palazzo Chigi con una maggioranza allineata. Scenario accreditato da tutti gli opinionisti politici. Ma a stuzzicare Salvini è il piano B. Il ministro dell’Interno non si accontenta più della poltrona di presidente del Consiglio ma punta alla leadership europea dei sovranisti. Imporsi come il Putin dell’Europa. In questo caso, lascerebbe Palazzo Chigi al M5S, puntando dritto alle elezioni europee del prossimo anno. L’obiettivo è fare della Lega il primo partito sovranista in Europa. E ottenere poi successivamente la maggioranza, grazie ai vari Le Pen, Orban e Farage, nel Parlamento Europeo. In Europa soffia un vento di anti Europa: Salvini ha fiutato il clima. Vuole tentare il colpo grosso. E il braccio di ferro con la Procura di Agrigento sul caso della nave Diciotti segna l’inizio delle operazioni. Missione Europa: Salvini ci prova.

Pasquale Napolitano
Giornalista