Stavamo meglio quando stavamo peggio? Una riflessione di Barbara Romanin
Siamo arrivati ad un anno di chiusure intermittenti delle nostre aziende con al promessa che sarebbero arrivati i ristori.
Abbiamo cambiato i vertici ma la storia è sempre quella: un decreto sostegni che avrebbe ristorato le nostre aziende tanto e acclamato per le sue percentuali 60% – 50% – 40 % – 30% e 20% e per TUTTI.
Si certo per tutti ma :
· Che abbiano subito un calo del 30% (e non del 33%);
· Per tutte le categorie senza tener conto del codice ateco come in precedenza;
· E, udite udite, anche per le aziende che hanno fatturati fino a 10milioni di euro;
Peccato però che la differenza sulla quale calcolare la % del MEGA di ristoro è su base mensile. Ecco allora che le percentuali scendono magicamente al 5% – 4,16% – 3,33% – 2,5% e 1,66%.
Che tristezza! Era meglio dire agli Italiani che non c’è sufficiente fondo per ristorare tutti e non, come al solito, annunciare PROCLAMI per poi lasciare il compito ai professionisti del settore ( commercialisti – tributaristi e Associazioni di Categoria ) di comunicare ai propri clienti che avrebbero incassato (per chi è fortunato) briciole.
La cosa più triste è che durante l’apertura della scorsa estate tutte le imprese si sono date da fare per incassare il più possibile con il risultato che oggi per molti la percentuale di riduzione non arriva al 30% ma sicuramente al 25%. E allora qual è la differenza?
Un carissimo amico la scorsa settimana ha raccontato in un post la storiella “TI RIPAGO CON LA STESSA MONETA” e ha ragione! Dovremmo ripagare con la stessa moneta: unicamente il suo tintinnio e niente altro.
Chi vuole intendere intenda
Barbara Romanin
Tributarista