EBLA AHMED: La (non)cultura della violenza. Parliamone. Con (e)Senza Veli Sulla Lingua.
La violenza non ha religione e non ha razza
Il tema della violenza sulle donne è purtroppo uno dei più caldi dell’attualità. Ebla Ahmed, presidente di Senza Veli Sulla Lingua, fa il punto della situazione nel nostro Paese e da un anno, con la sua associazione si batte per informare e promuovere iniziative a difesa dei più deboli.
La violenza è maschile?
Beh…certo che la si intende femminile, ormai, quasi solo in termini grammaticali.
Se invece ricorriamo ai numeri -come fa notare uno degli esperti di Senza Veli Sulla Lingua, l’avvocato Massimo D’Onofrio- il fenomeno è più spesso legato all’uomo, ovvero al maschio fisicamente inteso come soggetto più forte, specie nel rapporto di coppia, benché esistano molti casi in cui è il partner di sesso maschile a subire. La distanza si è molto ravvicinata: non è più così netta la percentuale di crimini commessi fra le mura domestiche prima dall’uno che dall’altra. La rilevanza sociale degli ultimi fatti di cronaca ha meritato la coniazione del neologismo: femminicidio. Termine che i vocabolari di lingua italiana già riportano tra le proprie voci, utilizzato anche per indicare un recente intervento legislativo dedicato alla repressione, o meglio, prevenzione degli atti di violenza contro le donne.
Servirebbe, secondo voi, inasprire le pene?
Proprio recentemente il Capo dello Stato ha osservato “il susseguirsi di eventi di gravissima efferatezza in danno di donne e il conseguente allarme sociale che ne è derivato rendono necessari interventi urgenti per il trattamento punitivo degli autori di tali fatti, introducendo, in determinati casi, misure di prevenzione finalizzate alla anticipata tutela delle donne e di ogni vittima di violenza domestica”.
Certo, nuovi provvedimenti vanno adottati; e -crediamo- anche con una certa urgenza. Restiamo convinti che occorra maggiore intransigenza.
Resta fondamentale una adeguata formazione delle forze dell’ordine, degli operatori sanitari, dei datori di lavoro e dei servizi specialistici di sostegno alle vittime, che devono essere peraltro adeguatamente finanziati.
Crediamo che il femminicidio molto spesso sia preceduto da segnali inequivocabili, anche se non sempre facilmente riconoscibili.
Tra i nostri Soci Onorari abbiamo anche il famoso criminologo Marco Strano, sempre in prima linea su questo fronte, non solo in Italia ma anche all’estero, dove continuamente tiene seminari e conferenze su temi scottanti. La sua ultima pubblicazione “VIOLENZA IN/FINITA” è un utilissimo strumento di analisi.
C’è una storia originale dietro la nascita di Senza Veli Sulla Lingua, vero?
Sì, diciamo: un sogno che inseguivo da diversi anni senza illudermi di poterlo realizzare in poco tempo. Ero stufa di assistere a disinformazione riguardo, soprattutto, al movente religioso come pretesto per compiere crimini. E’ un paradosso bello e buono: in nessun libro Sacro si ìncita alla violenza! Volevo abbattere i muri della discriminazione, prima ancora che combattere gli abusi. Mi mancava, però, un gruppo. E anche…uno slogan forte. Avevo ben chiari i contenuti; bisognava solo affinare la forma e formare la squadra. L’incontro con Anita fu incandescente: io musulmana, lei cattolica, in perfetta sintonia sugli stessi principi: LA RELIGIONE NON C’ENTRA. E’ una manipolazione strumentale e menzoniera. Lei, apprezzando la mia schiettezza di linguaggio, mi dedicò il nome dell’Associazione. Di lì a poco, l’incontro con Alessio Sacco, uomo coraggioso e intraprendente, l’accezione maschile del rispetto verso le donne ma anche verso le differenze in generale.
Quali sono gli obiettivi raggiunti fino ad oggi?
Innanzi tutto aprirci e fare rete –spiega la vicepresidente Anita Madaluni- coordinandoci e operando fattivamente con altre associazioni (White Mathilda, Dupp, Bindun, City Angels). Sembra una ovvietà, e invece non lo è nel panorama italiano, piuttosto arroccato sull’”individualismo associativo”, che tende a circoscrivere l’attività di ciascuno, fuorviando un percorso di sviluppo dei progetti. Perché da soli…non si va da nessuna parte. In pochi mesi, abbiamo aperto ben cinque sportelli di assistenza legale e psicologica gratuita (Milano, Brianza, Montecatini in collaborazione con il Comune e la Croce Rossa Italiana, Rimini presso il Centro MondoSole, Roma presso il Centro Studi Crime Caffè) due poli attivi nelle grandi isole (Coro Intrempas, in Sardegna e La Fucina del Sud in Sicilia) e corrispondenti in molti Paesi (Usa, Albania, Europa dell’Est, Canada, Brasile). E, altra iniziativa di cui andiamo molto fieri, corsi di autodifesa completamente gratuiti in tutta Italia.
Le istituzioni come stanno partecipando alle vostre iniziative?
Nonostante la nostra giovane età associativa, hanno constatato che alle parole facciamo seguire i fatti. Ecco perché già la Regione Lombardia, e molti Comuni di Italia i sono resi conto che in poco tempo, come sostiene l’altro socio fondatore, il consigliere Alessio Sacco, abbiamo realizzato moltissimo. Compreso il nostro progetto più ambizioso: una Casa Rifugio di Prima Accoglienza (luogo top secret), in via di ristrutturazione, che potrà ospitare fino a otto vittime. Abbiamo in poco tempo aiutato molte donne di diverse nazionalità. Donne che sono già nelle mani dei nostri esperti.
Che sappiamo essere tutti professionisti di spicco.
Sì come l’avvocato Daria Pesce, già Console Onorario del Portogallo, l’avvocato Francesco Pesce, Massimo D’Onofrio, l’avvocato Luca Bauccio, la counsellor Annalisa Cantù, centro ASPIC, la dottoressa Roberta Lovreglio, la dottoressa Bruna Correnti, il criminologo Marco Strano, il cardiochirurgo Alessandro Frigiola e il Giudice Jacqueline Magi.
Quali saranno le iniziative per il prossimo inverno?
Possiamo contare sulla presenza di Soci Onorari di grande prestigio che ci sostengono mettendo la propria visibilità “al servizio” dei nostri obiettivi sociali. Oltre alle figure professionali, sono dei nostri personalità come Nino Benvenuti, Ronnie Jones, Massimo Di Cataldo, Cesare Guidetti, Don Mazzi, Manuela Olivieri Mennea, Lucio Presta, Francesco Testi, Antonio Giuliani, l’avvocato Daria Pesce, Paolo Limiti, Marcos Vinicius. Quando possiamo cerchiamo di renderci utili ad altre associazioni: recentemente, grazie a un tartufo gigante raccolto dai famosi cavatori dell’azienda abruzzese “I Sapori della Terra”, abbiamo raccimolato, quasi improvvisando una cena sociale, un piccolo aiuto per Comics4Africa. Ecco…ci piacerebbe che fra associazioni ci si aiutasse di più. Non soltanto mirando ognuna a sostenere sé stessa. E comunque, siate pronti: dopo la nostra cerimonia inaugurale al Pirellone di Milano, nel 2015 stiamo pensando a un grande evento che ci presenti ufficialmente anche alla città di Roma…magari in Parlamento?
Ebla Ahmed, passaporto Italo Yemenita, avvocato a Londra e scrittrice per le seconde generazioni in Italia, ha da novembre 2013 fondato Senza Veli sulla Lingua, insieme alla giornalista e p.r. internazionale Anita Madaluni e al giovane imprenditore Alessio Sacco, unico uomo della squadra ad eccezione dei Soci Onorari.