Lavoro e famiglia, si può? Scopri le novità
Oggi i ritmi di vita sono sempre più veloci, mentre la comunità e i rapporti di vicinato sono sempre più deboli.
Diventa sempre più complesso, soprattutto per una donna, conciliare vita e lavoro. Ma in Lombardia non siete lasciate sole.
A Milano il 70% delle donne è attivo, lavora o cerca un’occupazione, e rappresenta il 48% del totale degli occupati.
Le donne sono statisticamente la parte di capitale umano più formata e con maggiori potenzialità di crescita occupazionale. Allora perché nella realtà a livello aziendale sono le più penalizzate?
La carenza di adeguati servizi per l’infanzia e per gli anziani rischia di creare un sovraccarico per le famiglie e, in particolare, per le donne, su cui ricade spesso il peso della famiglia. È il principale freno all’occupazione femminile.
Le grandi aziende hanno già introdotto misure di conciliazione lavoro-famiglia per migliorare la propria organizzazione e il livello di benessere dei propri dipendenti.
Le micro, piccole e medie aziende – ossia la maggioranza – non hanno la struttura né organizzativa né economica per andare incontro alle esigenze delle famiglie.
Che cosa s’intende con politiche di conciliazione e welfare aziendale?
1. Servizi: salva tempo e dedicati ai familiari dei dipendenti, counseling e orientamento;
2. Sostegno al reddito: fondi e assicurazioni, rimborsi spese scolastiche…
3. Flessibilità dei tempi: part-time, smartworking, permessi retribuiti…
In Regione Lombardia abbiamo stanziato 3,5 milioni di euro per creare reti territoriali e alleanze locali, con capofila l’ATS (ex Asl).
Soggetti pubblici, privati e terzo settore hanno tempo fino al 7 aprile per presentare proposte progettuali, di cui saranno beneficiari:
1. micro piccole e medie imprese (anche in forma di rete);
2. lavoratori e famiglie con esigenze di conciliazione lavoro-famiglia;
3. donne escluse dal mondo del lavoro che promuovano l’avvio di progetti di autoimprenditorialità femminile.
Per maggiori informazioni, clicca qui.
Se lavori in una micro piccola o media azienda segnala questa opportunità!
L’investimento della Regione è per le famiglie, per le mamme, per le quali anche un “bonus” di 500 o 1.000 euro all’anno è importante.
Nel Piano territoriale di conciliazione saranno inseriti inoltre:
1. voucher per nido e micronido, baby-sitting, ludoteca e altri servizi per l’infanzia;
2. sostegno nella fase di pre e dopo scuola;
3. supporto con centri estivi, centri invernali e pasquali;
4. supporto nelle attività sportive, culturali e ludiche dei figli.
Una volta ci si affidava alla comunità tradizionale, oggi in Lombardia ricreiamo con lo stesso spirito una rete territoriale che per aiutarti a conciliare lavoro e famiglia.