Kiwano: tutto quello che c’è da sapere sul frutto “super esotico”
Per molti di voi sarà la prima volta che sentite parlare di questo frutto, insolito e talvolta strano. Kiwano, cetriolo africano o melone cornuto, è il frutto di cui parleremo. La sua forma e i suoi colori, non sono tipici del nostro territorio, cosi da renderlo bizzarro e mai visto prima.
Il Kiwano è originario dell’Africa orientale, proveniente dalla pianta Cucumis metuliferus, una pianta rampicante, sempre più consumata nei mercati occidentali, facente parte della famiglia Cucurbitaceae, ricollegabile a melone e anguria, molto più conosciuti a noi.
Il suo colore esterno è giallo-arancione, una colorazione calda, ricollegabile alle sue caratteristiche esotiche, con degli spuntoni esterni, e internamente presenta all’occhio una somiglianza paragonabile all’arancia, ma di colore verde, la sua polpa ha un gusto agrodolce e acquoso, simile alla banana e il cetriolo che tutti conoscono.
Un consiglio prima di consumarlo, però, è di porre attenzione e proteggersi bene le mani con guanti prima di toccarlo per evitare lesioni provocate dalle spine fuoriuscenti.
Il nome gli fu dato negli anni ’30, quando fu portato in Australia e Nuova Zelanda, lo videro internamente e notarono una vicinanza al kiwi, e dunque fu chiamato cosi “Kiwano”.
Al contrario di come ci si aspetta dai modi di consumazione di un frutto, in Africa viene consumato intero, quindi vuol dire, compreso di buccia, bollito insieme ad altre verdure o arrostito. Anche fresco è un ottimo modo per mangiare il kiwano.
Le sue capacità permetto di farsi gustare in piatti dolci, salati o in un cocktail. È gustoso nella maniera più semplice, mangiandolo fresco o, per chi ama la sperimentazione in ambito culinario, per rendere più fresca un’insalata, per insaporire un semplice yogurt magro, facendo un frullato, o renderlo come ingrediente principale di un cocktail o come simpatica decorazione.
Possiamo dire che è un ottimo energizzante per coloro che amano praticare sport, rilassante per ridurre lo stress, perfetto per la digestione, cosi da non risultare pesante al nostro stomaco, allo stesso tempo riduce i segni dell’invecchiamento.
Ha delle ottime proprietà ed effetti benefici sul nostro corpo, essendo un antiossidante e antinfiammatorio.
La sua composizione chimica presenta il 96,4% di acqua, insieme al 2% di grassi. Ha delle potenzialità riguardanti il contenuto di sali minerali; sodio, potassio, magnesio, ferro, zinco, rame, fosforo e calcio.
Le vitamine che ci consente di assumere sono molte riguardanti il gruppo B, lo 0,6 mg di vitamina C, e vitamina E.
Paolo Peverini