Maria Loscri’: La Dieta Mediterranea è una cosa seria. Le istituzioni fanno luce
REPLICA A MONTUORO SBUGIARDATO DALLE FONTI DOCUMENTALI DA ENTI E ISTITUZIONI NAZIONALI E MONDIALI
Non hanno di certo tardato le voci ufficiali e autorevoli dell’UNESCO a farsi sentire in merito alla triste quanto deplorevole vicenda che gli articoli pubblicati dal Montuoro sul “giornale” Mediterraneinews ha scatenato relativamente alla Dieta Mediterranea, Patrimonio Mondiale dal 16 novembre 2010. I suoi continui ed efferati attacchi contro la presidente del club UNESCO di Vibo Valentia, Maria Loscrì e le associazioni dalla stessa presiedute, hanno indotto quest’ultima, vista la gravità delle affermazioni contenute contro l’UNESCO, l’insigne lavoro svolto dall’organismo internazionale e i suoi autorevoli rappresentanti e designati, contro le istituzioni nazionali e gli enti italiani, a chiedere conferma di quanto più volte ed espressamente, la stessa presidente Loscrì, ha pubblicamente affermato. A scrivere all’unisono per l’UNESCO e gli enti ed istituzioni chiamati in causa, è proprio il prof. Petrillo, chiamato in causa dal Montuoro con una ricostruzione quanto mai goffa ed improbabile del suo ruolo a Nairobi. Con i toni eleganti e garbati che connotano i Professionisti con le iniziali maiuscole, lo stesso docente (romano, non napoletano!) ricostruisce l’intera vicenda dei due dossier di candidatura della Dieta Mediterranea a Patrimonio Mondiale. Nulla di quanto detto, ridetto, scritto e riscritto da Montuoro è compreso nelle parole del docente di Diritto Comparato, esperto di candidature UNESCO. Non esistono le evidenze documentali richiamate in modo confuso e farraginoso dal Montuoro, agli atti del Ministero dell’Agricoltura. Lo stesso Pier Luigi Petrillo richiama le pubblicazioni di Elisabetta Moro, Professore Ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e autrice dell’opera “La Dieta Mediterranea” edita da Il Mulino nel 2014. La stessa autrice ha puntualmente e autorevolmente collaborato anche alla stesura del secondo capitolo de “Il Libro Bianco” pubblicato dal MIPAAF il 07 giugno 2016. Il lettore che volesse prendere contezza della verità dei fatti e della documentazione reale contenuta nei dossier di candidatura della Dieta Mediterranea, può fare riferimento, oltre che ai siti istituzionali, anche alle pubblicazioni citate. “E’ una conferma importante, che tengo a rendere pubblica e divulgare con forza e intensità perché ritengo che non solo Nicotera ed i suoi cittadini onesti, leali e perbene, quanto l’intero Vibonese e la Calabria meritino di conoscere percorsi virtuosi di crescita autentica e di sviluppo serio e duraturo, culturale e sociale ancor prima che economico. L’autorevolezza che deve contraddistinguere chi opera in ambito sociale, è elemento imprescindibile, così come è imprescindibile il rispetto della verità e l’onestà intellettuale delleREPLICA A MONTUORO SBUGIARDATO DALLE FONTI DOCUMENTALI DA ENTI E ISTITUZIONI NAZIONALI E MONDIALI azioni intraprese. Chi millanta meriti non propri, chiamando in causa personaggi e situazioni non proprie, molto facilmente cade in contraddizione con se stesso. E’ proprio il caso del Montuoro. In più occasioni, pubbliche e reiterate, ha espresso, con lo stile comunicativo che caratterizza i personaggi come lui, il proprio disappunto per lo “sputo” lanciato da un Maestro Liutaio ripreso nel video curato dall’associazione Club per l’UNESCO di Vibo Valentia, “dimenticando di averlo condiviso sul proprio profilo facebook, anche in data 02 novembre 2017, quindi ben oltre la fatidica proiezione all’Expo di Milano; ancora…batte e ribatte sullo studio pilota iniziato a Nicotera da Keys e dalla sua equipe medico-scientifica, come se fosse l’oracolo del signore, senza considerare che è l’unico elemento pacifico dell’intero discorso, per tutto il resto solo dichiarazioni pronunciate dal presidente di un’associazione (registrata all’Agenzia delle Entrate di Vibo Valentia come “non riconosciuta”) e contraddette dalle voci ufficiali. Anche sugli atti dei simposi organizzati a Nicotera (altro elemento pacifico), il Montuoro sembra avere le idee poche chiare…ancora nell’ultimo articolo apparso sul suo gruppo facebook, scrive “La Loscrì – precisa Barbalace – distorce la verità storica perché Ancel Keys e Flaminio Fidanza non è vero che fecero tanti studi a Pollica, limitandosi a farne uno solo sotto insistenza delle autorità locali, avviato nel 1983 e, per come è stato definito dallo stesso prof. Flaminio Fidanza nel comunicato stampa inviato a Nairobi il 15 novembre 2010”, quando negli atti pubblicati in occasione del simposio di Nicotera del 2010, è testualmente riportato dagli autori “Nel 1999 abbiamo dato corso al rilevamento dei consumi alimentari di 49 famiglie residenti nel comune di Pollica (Salerno), già esaminate nel 1967; tale rilevamento includeva anche i nuovi familiari (figli e nipoti)13. Dopo 32 anni i giovani tra i 20 e i 39 anni di Pollica si sono allontanati dalla tradizionale dieta mediterranea. Per le donne oltre i 40 anni quest’allontanamento è meno accentuato e per gli uomini oltre i 40 anni molto modesto. Nel 1999 il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (provincia di Salerno) ha dato corso al rilevamento delle abitudini alimentari di alcuni campioni di famiglie residenti in sette comunità montane. La media del MAI- IAM per le 228 famiglie esaminate è risultata di 2,2, simile a quella dei giovani di Pollica esaminati nello stesso anno. Anche la dieta dei soggetti di Nicotera esaminati nel 1960, considerata come dieta mediterranea italiana di riferimento, ( si sta parlando dello studio medico-scientifico, non del riconoscimento UNESCO che, come ben ribadito dai curatori della candidatura, non ha caratterizzazioni nazionali ), ha subito profonde modificazioni qualitative nel tempo (Tabella 9)14”. Altrettanto preoccupante è la dichiarazione di Pasquale Barbalace, chiamato in causa dal Montuoro e presente, come egli stesso conferma, all’incontro organizzato con l’amministrazione comunale di Nicotera durante il quale lo stesso Barbalace si premurava di confermare l’iscrizione della Dieta Mediterranea alla lista dell’Intangible Heritage, cosa non ancora ben nota a tutti i presenti. Ma ecco di nuovo, fra le altre, la grave, infamante, dichiarazione di Barbalace (???) secondo il quale “La sig.ra Loscrì nel 2014 venne a trovarmi per il tramite di un amico e la ricevetti con un gruppo di giovani collaboratori dell’Osservatorio di Nicotera, – afferma Barbalace – presentandoci una sua idea progetto sulla dieta mediterranea, chiedendomi poi di essere accompagnata al Comune dove la presentai al Sindaco Avv. Franco Pagano. Rimasi sorpreso quando la Loscrì, invece di parlare dell’idea progetto prospettata in precedenza, chiese al Sindaco un contributo economico, cosa che il sindaco non intese dare, interrompendosi così il rapporto sul nascere”. E’ una dichiarazione che fa ancora, ulteriormente, trasparire una ricostruzione volutamente menzognera contraddetta dal semplice e quanto mai evidente elemento della sottoscrizione del protocollo di intesa, da parte del sindaco Pagano e della sua amministrazione, in data 07 ottobre 2015. Dunque, riepilogando, nel 2014 interrompe il rapporto per non fare fronte ad una richiesta di denaro, e nel 2015 sottoscrive il protocollo di intesa (sic!) Le bugie hanno sempre le gambe corte, ma in questo caso, sembra proprio di essere di fronte ad un caso di mutilazione totale degli arti inferiori, a suon di menzogne e falsità. Capisco bene che ad essere sbugiardati, in sedi ufficiali e da organi pubblici, non si faccia proprio una gran bella figura, ma il perseverare, diabolicum est! Sono veramente dispiaciuta che una persona dallo spessore culturale e umano di Pasquale Barbalace si ritrovi, a causa di queste dichiarazioni mendaci, all’attenzione della Procura della Repubblica. L’onestà intellettuale che lo ha sempre contraddistinto avrebbe dovuto impedirgli di infangare un lavoro, tantoREPLICA A MONTUORO SBUGIARDATO DALLE FONTI DOCUMENTALI DA ENTI E ISTITUZIONI NAZIONALI E MONDIALI intenso, quanto faticoso, portato avanti, a titolo completamente GRATUITO, dal Club per l’UNESCO di Vibo Valentia e dalle centinaia e centinaia di persone che ne sono state protagoniste!”
EMILIA PRISCO
Gioralista